Introduzione
Per entrambi i partners ‘la coppia è un rapporto duale che si ripropone’: la prima relazione con il proprio caregiver è fondamentale per strutturare carattere, credenze e visione del mondo. All’interno della relazione primaria nasce il carattere dell’individuo, che influisce e determina molti aspetti della relazione di coppia nell’adulto. Queste caratteristiche determinano non solo il modo in cui ci si relazionerà con il partner e i conseguenti rapporti di potere che si porranno in essere, ma anche chi si sceglierà di avere al proprio fianco.
Le fasi di costituzione della coppia
La formazione di una coppia passa attraverso differenti fasi evolutive che si susseguono nel tempo. (2) Nella fase dell’Idillio c’è la continua ricerca degli elementi di somiglianza tra i partner, a conferma della bontà della propria unione e della perfezione del partner. È la fase dell’innamoramento, del desiderio realizzato, dell’attrazione. È a fase dell’illusione che contiene in sé i germi della disillusione: le differenze con il partner diventano sempre più consistenti, fino a portare alla seconda fase, quella delle Lotte di potere, finalizzate prima di tutto a cambiare il partner nel vano tentativo di ripristinare lo status quo precedente.
Nella terza fase, della Stabilità, ognuno cerca di gestire il lutto della fine dell’illusione, accettando che non tutti i propri vuoti possono essere colmati all’interno della coppia. I conflitti non scompaiono, ma ora non vengono negati, vengono affrontati in modo costruttivo e in questo modo portano alla crescita. Il superamento di questa fase porta alla quarta, dell’Impegno, in cui finalmente si riesce ad accettare i propri difetti, quelli dell’altro e quelli della relazione. Nella quinta frase, la Co-creazione, i partner sono in grado di portare quanto appreso in tutte le relazioni con gli altri.
La dimensione del potere all’interno della relazione di coppia
I teorici dell’attaccamento sottolineano l’importanza di trovare nel partner una base sicura, un senso di sicurezza emotiva essenziale per il benessere psicofisico. Trattandosi della relazione tra due persone già individuate, la relazione di coppia oscilla continuamente tra la ricerca di vicinanza fisica e psichica dell’altro ma anche l’allontanamento che garantisce la piena realizzazione individuale. E’ dunque necessario ricercare un continuo compromesso tra la propria individuazione e il senso di appartenenza. Mantenere questo equilibrio dinamico non è semplice: i giochi di potere caratterizzano ogni rapporto interpersonale, compresa la relazione di coppia. Nella forma più immatura e disfunzionale, il potere deriva da un senso di inferiorità e si caratterizza per l’impossibilità di accedere alle proprie risorse interne e all’autonomia. La relazione in questo caso disconosce l’individualità dell’altro, tende ad essere oggettivante e in intersoggettiva, è un gioco a somma zero con vincitori e vinti.
Questo esercizio del potere su qualcuno andrebbe invece elaborato e trasformato in potere di, potere di individuarsi, di affidarsi a Sé e realizzarsi in modo autonomo e completo. Ne viene che un individuo così ben saldo e radicato sia in condizione di amare e sollecitare amore rispettando il processo di crescita e di individuazione nel partner, anzi accogliendolo e supportandolo. Vi è la capacità di considerare l’altro come soggetto, con i suoi bisogni e le sue aspirazioni, ovvero di realizzare l’amore maturo, che si confronta con il principio di realtà (Freud, 1911) ed è in continuo ascolto sia di sé che dell’altro.
Terapia nel rapporto di coppia
John M. Gottman è uno psicoterapeuta che ha lavorato con coppie per una quarantina d’anni, arrivando a formulare un protocollo per la terapia di coppia che garantisce un approccio scientifico nel trattamento. Con l’aumento del tasso di divorzio eterosessuale arrivato al 67% e una parallela difficoltà per le coppie omosessuali di costruire relazioni durature e fedeli, ‘pensiamo che i medici e le coppie si trovano ad affrontare sfide difficili. Noi pensiamo che i medici abbiano bisogno di strumenti molto specifici per aiutare le persone a costruire le basi per una relazione duratura’.
Punto centrale dell’approccio è saper accogliere gli elementi di conflitto della lotta di potere tra i coniugi per trasformarli in occasione di incontro.
La ‘reciprocità negativa’, ovvero quando la rabbia viene ricambiata con rabbia, non è di per sé problematica, mentre lo è l’escalation della negatività, in cui sentimenti negativi tenui come irritazione o tristezza scatenano reazioni molto forti, come ad esempio critica, difesa, disprezzo e ostruzionismo. Per uscire da questa ‘lotta di potere’, di volontà di prevaricazione, il terapeuta chiede a ognuno di comprendere il punto di vista del partner ed esternargli i propri sentimenti, più che esprimere giudizi sul comportamento dell’altro: ‘dietro ogni recriminazione c’è un desiderio che, se espresso, può far emergere una ricetta in grado di soddisfarlo’. Ognuno è invitato a partire da affermazioni basate sull’Io invece che sul Tu.
Questo permette di smascherare il Presupposto della Somiglianza, secondo cui ognuno di noi vede nell’altro (partner o comunque l’avversario in quel momento) la concentrazione di tutti i tratti negativi ed i difetti, mentre in sé un distillato di quelli positivi. Questo sbilanciamento nel rapporto di potere chiude la possibilità di un confronto autentico e arrocca la persona in una torre d’avorio irreale da cui l’altro non è più raggiungibile. Occorre trasformare il bisogno negativo, che è giudicante: ‘Durante la cena hai parlato di te stesso per tutto il tempo’ in bisogno positivo, che è richiesta: ‘Ho bisogno che tu mi chieda della mia giornata’.
All’interno del percorso di terapia di coppia si propone una modalità di ascolto attivo, che non è ascolto neutro ma contiene in sé la validazione del sentimento e della posizione portata dal partner. Questo non significa dargli ragione a discapito della propria posizione e del proprio sentire, è al di là del rapporto di potere e della dicotomia tra giusto e sbagliato, significa accogliere il sentimento dell’altro per cercare di comprenderlo facendolo risuonare empaticamente dentro di sé.
Un’altra fase fondamentale prevede che ogni partner comunichi all’altro i propri bisogni fondamentali, su cui vi è irremovibilità, distinguendoli da quelli che invece rientrano in un’area di flessibilità in cui è per lui possibile fare delle modifiche per incontrare il partner. Si tratta dunque di una divisione equa del potere, data dal fatto che ognuno ha la possibilità di delineare dei confini e il dovere di rispettare i confini del partner.
Punto fondamentale è il clima di ascolto e rispetto dei vissuti dell’altro, che il terapeuta assume nei confronti dei partner e che cerca di sollecitare in ognuno di essi. Solo in questa ‘casa sicura’ è possibile garantire la sicurezza necessaria ad ognuno per impegnarsi nel lavoro necessario a guarire la relazione.
Conclusione
Nell’articolo, l’arte di amare viene proposta come un’attività produttiva, che nutre la persona che ama e suscita vita e creatività nella persona amata: è la via della crescita e della consapevolezza. Il potere si declina come possibilità di crescere accanto al partner, in un ‘reciproco adattamento creativo’ (Danilo Dolci, 1985). Lo stesso orizzonte accogliente e rispettoso caratterizza il setting del rapporto di coppia come proposto nella terapia della coppia di J. e J. S. Gottman, dove il terapeuta cura che le persone possano far esperienza del farsi levatrici l’una dell’altra.
Bibliografia
- Biancoli, R. (1986) Potere maschile e femminile nella coppia (Sommario), in: P. Marrama et al. (Eds), Biosessuologia, Vol. 1, Modena (Cattedra di Endocrinologia Università di Modena), pp. 123-127.
- Biancoli, R., (1986) Controllo e creatività, in: P. L. Eletti (Ed.), Incontro con Erich Fromm. Atti del Simposio Internazionale su Erich Fromm: Dalla necrofilia alla biofilia: linee per una psicoanalisi umanistica, Firenze (Edizioni Medicea) 1988, pp. 53-67.
- Campbell, S. (1984), ‘The Couple’s Journey’ Impact Pub; Margin Lines Edizioni
- Dolci D. (1985), Palpitare di nessi, Armando, Roma
- Giuliano, M.R., ‘Le dinamiche psicologiche nei rapporti di coppia’ fonte: Vertici Network, postato
6th June 2012 da Rolando Ciofi - Gottman, J., Gottman Schwartz, J., ‘Metodo Gottman per la terapia di coppia’ Formazione Clinica di Livello 1 Colmare la Distanza della Coppia Traduzione Italiana di Giuseppe Schiavone a cura di Silvia Perrone