Il legame tra corpo e benessere è spesso ricondotto al concetto di salute. Oggi, la maggior parte di noi riconosce l’importanza della salute e della forma fisica, ma allo stesso tempo tende a sottovalutare il potenziale del corpo nel favorire il benessere. Lo sport e la danza, ma anche l’attività fisica in generale, si sono rivelati strumenti efficaci per modificare lo stile di vita di giovani e adulti. Essi hanno degli effetti significativi sul benessere e sulla soddisfazione nella vita di ognuno di noi, offrendo molteplici benefici a chi è disposto a impegnarsi in queste attività.
Ci chiediamo quindi: cosa intendiamo con benessere? In che modo il corpo può favorire il benessere?
Il benessere soggettivo
Il benessere tradizionalmente veniva concepito in modo oggettivo, legato a indicatori come la salute fisica, il reddito. Tuttavia, questi indicatori non sono risultati sufficienti a spiegare completamente il benessere e la soddisfazione individuale. Attualmente si adotta una visione più soggettiva del benessere: ogni individuo dà una personale interpretazione di cosa significhi stare bene, facendo riferimento alle proprie caratteristiche individuali. Questo ha permesso di sviluppare una concezione più ampia del benessere, che comprende aspetti non solo fisici, ma anche psicologici e sociali.
Il Flow e il corpo
Anche l’attività fisica più semplice (per esempio, una camminata) può garantire un senso di benessere, nel momento in cui si costituisce un’esperienza che favorisce il Flow. Questo concetto è stato introdotto nel 1975 dallo psicologo ungherese Mihàly Csìksentmihàli e descrive uno stato di totale assorbimento in un’attività caratterizzato da un coinvolgimento profondo in quello che si sta svolgendo e da un armonioso fluire del tempo. Durante la Flow Experience, chi la sta sperimentando non si auto-osserva, ma ha la percezione di controllo e di padronanza nell’azione che sta svolgendo. Pertanto, il benessere non deriva dal risultato finale o da ricompense esterne, bensì dall’attività stessa, vissuta attraverso il corpo.
Le fasi specifiche per sperimentare uno stato di Flow sono:
- Darsi un obiettivo globale e tanti obiettivi parziali quanti sono realisticamente possibili
- Trovare il modo di misurare il progresso rispetto all’obiettivo prestabilito
- Concentrarsi continuamente su quello che si sta facendo e riconoscere le sfide intrinseche all’attività
- Sviluppare le capacità che servono per approfittare delle occasioni disponibili
- Rilanciare sempre la posta se l’attività diventa noiosa
Il Flow garantisce benessere nel momento in cui il soggetto è coinvolto all’interno di un’attività che è in grado di svolgere e su cui riesce ad essere concentrato. È fondamentale che l’attività in questione permetta di definire degli obiettivi chiari e dia un feedback immediato. Si opera con grande impegno, senza fare troppa fatica; questo permette di immergersi nell’attività e di distogliere l’attenzione dalle preoccupazioni della vita quotidiana. Tali esperienze consentono al soggetto di sperimentare una situazione di controllo e padronanza sull’attività che viene svolta. Vengono meno le preoccupazioni inerenti al sé e alla quotidianità, permettendo così di riscoprire un nuovo senso del sé. Infine, il soggetto sperimenta un’alterazione del tempo: il tempo rallenta, si prende tempo per se stessi, per immergersi ed entrare a contatto con quello che si sta svolgendo attraverso il corpo. L’insieme di tutti questi elementi garantisce un senso di benessere interiore tale che, nonostante una giornata piena di impegni, chi l’ha sperimentato riesce a ritagliarsi il tempo per frequentare il corso di danza o fare una breve passeggiata. Ci si sente più in contatto con il proprio corpo, si sta molto meglio.
Benessere in movimento
Spesso bastano pochi passi per sperimentare una sensazione di benessere: la camminata di per sé viene percepita come un’attività piuttosto banale, allo stesso tempo però può garantire un senso di soddisfazione nel momento in cui si è coinvolti. Diversi studi hanno dimostrato come l’aumento di una inattività fisica sia associato alla diminuzione del benessere percepito.
La connessione tra movimento e salute psicologica è supportata da numerose ricerche, tra cui uno studio condotto da Wang e Boros (2020), che ha indagato gli effetti dell’attività fisica sulla qualità del sonno, lo stress percepito e la soddisfazione nella vita. Nello studio sono stati coinvolti 54 giovani adulti che inizialmente non svolgevano alcuna attività fisica. I partecipanti sono stati assegnati casualmente a due gruppi: un gruppo sperimentale che ha seguito per quattro settimane un programma di camminata quotidiana monitorata da un pedometro; e un gruppo di controllo che ha mantenuto uno stile di vita sedentario. Lo studio partiva dal presupposto che un esercizio fisico moderato risulta essere efficace per migliorare il benessere nella popolazione.
Dai risultati dello studio è emerso che, al termine dell’esperimento, solo i partecipanti che avevano seguito regolarmente il programma di camminata avevano riportato dei miglioramenti. In particolare, è stato riscontrato un miglioramento nella qualità del sonno, con una conseguente riduzione dell’uso di farmaci per dormire. Inoltre, i partecipanti sperimentavano un aumento del benessere e della soddisfazione. Al contrario, coloro che avevano mantenuto uno stile di vita sedentario non hanno mostrato alcun cambiamento significativo.
Lo studio sottolinea come l’attività fisica giochi un ruolo nel promuovere il benessere, evidenziando come gli esercizi a intensità moderata (per esempio, una camminata) possano avere un impatto positivo sul benessere, senza richiedere uno sforzo eccessivo da parte del soggetto.
Conclusioni
Il rapporto tra corpo e benessere è molto variegato. Al giorno d’oggi vengono offerte diverse opportunità per praticare sport e movimento: basti pensare alle numerose iniziative gratuite promosse dal comune e dalle associazioni locali, che offrono corsi accessibili a tutti. Oppure alle infinite varianti di corsi che vengono proposti in palestra o alle molteplici discipline olimpiche. Nel mondo moderno dove ci si sente in “dovere” di praticare uno sport per moda o perché fa bene alla salute, vi è il rischio di non trovare soddisfazione in quello che si sta facendo e di non averne il controllo. Tutto ciò porta le persone ad essere prigioniere in una routine di attività fisica che non favorisce un vero benessere. In questo può venire in aiuto il Flow, che ci permette di riportare l’attenzione sul processo e sull’attività che si sta svolgendo: è questo quello che garantisce un vero benessere!
Bibliografia:
Csíkszentmihályi, M. (2021). Flow: Psicologia dell’esperienza ottimale. Roi Edizioni s.r.l.
Feldman, R. S., Amoretti, G., & Ciceri, M. R. (2017). Psicologia generale (3ª ed.). McGraw-Hill.
Wang F. & Boros S. (2020). Effects of a pedometer-based walking intervention on young adults’ sleep quality, stress and life satisfaction: Randomized controlled trial. Journal of Bodywork & Movement Therapies, 24(4), 286-292. https://doi.org/10.1016/j.jbmt.2020.07.011